Inaugurata la comunità integrata di Guasila
Ennesima struttura per anziani in TrexentaIn Trexenta le case di riposo non passano mai di moda. Non c’è un solo paese nella zona che non abbia a disposizione almeno una struttura residenziale per anziani, la maggior parte sono pubbliche e sono state realizzate dalle amministrazioni comunali per offrire un servizio alla popolazione che invecchia.
Meno di una settimana fa a Guasila è stata inaugurata la comunità integrata San Giovanni Paolo II, casa di riposo all’avanguardia che potrà accogliere 22 ospiti. La struttura, realizzata in seguito all’ampliamento della comunità alloggio situata in via Alessandro Manzoni 11, è ora in grado di dare assistenza agli anziani non autosufficienti e più in generale a tutte le persone che necessitano di attenzioni e cure costanti. Dopo il tradizionale taglio del nastro da parte della sindaca Paola Casula e la benedizione impartita dal parroco don Gianmarco Lorrai si è tenuta una piccola conferenza di presentazione dei servizi offerti dalla cooperativa sociale Lago e Nuraghe, incaricata della gestione per i prossimi nove anni (l’appalto scade nel 2033). «La possibilità di ospitare nello stesso moderno edificio gli anziani autosufficienti e non è particolarmente importante per la qualità della vita degli ospiti, i quali non sarebbero costretti a dimissioni nell’eventualità di un peggioramento delle loro condizioni di salute», ha spiegato Alessio Setti, direttore della coop Lago e Nuraghe. La casa residenziale sarà inoltre una struttura aperta, con servizi innovativi a disposizione dell’intera comunità. L’assessora alla Sanità Erica Arriu ha illustrato il progetto Sportello della salute, mentre l’educatrice Carolina Speciale ha approfondito il metodo Montessori applicato in età avanzata per restituire autonomia e dignità ai pazienti e migliorare la vita nella terza età.
Nel piccolo borgo di Seuni, frazione del Comune di Selegas con soli 108 residenti, è stata inaugurata di recente la nuova residenza per anziani “Villa Vittoria”, realizzata dall’amministrazione comunale con un investimento da 300mila euro tra fondi propri e finanziamenti del Governo. È la prima residenza per anziani a cinque stelle della zona: circondata da un’area verde, con ampie terrazze e ambienti per il relax in grado di garantire il benessere degli ospiti anche grazie alla presenza di luoghi luminosi e accoglienti. Un quarto della popolazione della Trexenta ha un’età superiore ai 65 anni, non c’è da stupirsi quindi se in zona c’è la più alta densità di case di riposo del Sud Sardegna.
Senorbì è l’unico centro che, ma è solo una questione provvisoria, non dispone ora di una struttura residenziale per anziani. Sono infatti in fase di realizzazione gli interventi indispensabili per la messa in sicurezza dello stabile e per l’apertura di un modulo di comunità protetta che possa accogliere pazienti con disabilità.