Il Comune di Mandas aderisce al progetto “Turismo delle radici” per riscoprire i luoghi delle origini
I destinatari sono principalmente gli emigratiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Favorire il turismo di ritorno, alla scoperta delle proprie radici. Con questo intento, l’amministrazione comunale di Mandas ha aderito al progetto “Turismo delle radici” promosso dal ministero degli Affari esteri e dalla Cooperazione internazionale con l’obiettivo di valorizzare i piccoli borghi puntando su cultura, enogastronomia e investimenti. L’opportunità è offerta dai soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e promuovere un turismo ecosostenibile che valorizzi i territori da cui ha origine l’emigrazione italiana come piccoli borghi e zone rurali.
Da alcuni decenni, si è diffusa nel mondo una nuova forma di turismo, chiamato “turismo delle radici o di ritorno”, spesso considerato come un vero e proprio strumento finalizzato al rilancio di una destinazione turistica. Questa tipologia, parte integrante del turismo culturale, si riferisce principalmente agli emigrati desiderosi di visitare i luoghi della loro infanzia e della loro giovinezza per riscoprire il legame con la cultura e le tradizioni, connesse all’artigianato e all’enogastronomia.
Un’occasione da non perdere per l’amministrazione comunale del paese della Trexenta da tempo impegnata nella promozione di iniziative di grande interesse per i mandaresi all’estero. Ultima, in ordine di tempo, l’avvio della valorizzazione della figura di Vittorio Bacchiddu, nato a Mandas nel 1925 e diventato medico dei poveri in Argentina a Maciel.
L’adesione al progetto sarà per l’ex Ducato un importante strumento di rilancio e di crescita culturale ed economica, non solo valorizzando il patrimonio storico e immateriale esistente, ma anche perché consentirà di promuovere eventi e tradizioni (tra questi i riti dei falò per Sant’Antonio Abate, San Sebastiano, San Giovanni Battista) che vantano secoli di fascino e suggestione e rivivono ancora oggi grazie alla Pro loco, al gruppo Folk e alle attività della Scuola civica di musica. «Il nostro Comune, inoltre – ricorda il sindaco Umberto Oppus –, ha avviato sin dai primi anni 2000 delle strategie finalizzate a coniugare l’offerta di beni e servizi con la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine delle nuove generazioni di italiani e italo-discendenti residenti all’estero».
Diverse famiglie originarie di Mandas che vivono all’estero da oltre mezzo secolo (ad esempio i Sardara in Francia) hanno investito parte dei loro risparmi per recuperare le case dei nonni. Il progetto “Turismo delle radici” è pensato soprattutto per loro.