"La macchina della protezione civile ha funzionato. Questo ha evitato conseguenze ben peggiori anche se non avremmo mai voluto registrare una vittima e un disperso”.

Queste le parole del capo del dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, oggi a Cagliari per una serie di incontri dopo l’ondata di maltempo che ha colpito il sud Sardegna causando la morte di una donna ad Assemini (un servo pastore è invece disperso nel Sarrabus).

Borrelli prima ha svolto un vertice con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l'assessora regionale all'Ambiente Donatella Spano e la responsabile della Protezione civile sarda, Sandra Tobia.

Borrelli ha ricordato l’importanza di avere un sistema nazionale aggiornato con tutti i piani comunali e le aree a rischio: “Questo permette interventi più efficaci”.

Il capo della Protezione civile ha poi raggiunto piazza Garibaldi, a Cagliari, dove oggi e domani si sta svolgendo la campagna “Io non rischio” proprio sui comportamenti da adottare in caso di eventi disastrosi. Borrelli ha incontrato le associazioni di volontariato ringraziandole per quanto fatto.

La visita in piazza Garibaldi (foto Matteo Vercelli)
La visita in piazza Garibaldi (foto Matteo Vercelli)
La visita in piazza Garibaldi (foto Matteo Vercelli)

Poi la tappa in Prefettura a Cagliari per parlare con i componenti della Protezione civile del Centro Coordinamento Soccorsi. “Grazie per il vostro lavoro”, ha ribadito Borrelli. “Bisogna intervenire con forza nell’informare i cittadini sui comportamenti da adottare in casi di eventi calamitosi. Questo ridurrà le tragedie. Inoltre dove serve, come nel caso della 195, realizzare le opere strutturali necessarie secondo un ordine di priorità: al primo posto c’è la salvaguardia delle vite umane, poi quella delle cose e poi dell’ambiente”.
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