Quartu, 300 specie di funghi in mostra per conoscere ed evitare incidenti
L’iniziativa è organizzata dall’associazione micologica Bresadola, in programma anche conferenze con espertiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono molti i cercatori non esperti. Quelli che si spingono nei boschi a cercare funghi e poi senza conoscerli bene li cucinano e li mangiano, finendo spese volte intossicati se non ancora peggio. Ed è proprio per prevenire le tragedie che in questi giorni nel chiostro dell’ex convento dei cappuccini in via Brigata Sassari si può visitare la mostra micologica “Città di Quartu Sant’Elena” organizzata dall’associazione micologica Bresadola, gruppo di Cagliari Sette Fratelli con il patrocinio del Comune.
Nei banchi allestiti ci sono più di trecento specie diverse da quelle commestibili a quelle velenose e mortali. A corredo di tutto una serie di conferenze con esperti dell’Asl e dell’Università su come conoscere i funghi e non incappare in brutte esperienze.
«I funghi escono tutto l’anno» spiega Sandro Gulleri dell’associazione micologica Bresadola, «ci sono quelli invernali e quelli estivi, quelli primaverili e quelli autunnali. Anche quelli che magari hanno un brutto aspetto in realtà sono commestibili e buonissimi mentre invece quelli che sembrano bellissimi possono provocare la morte. Per questo è sempre importante rivolgersi agli esperti».
La più temibile resta l’Amanita Phalloides: per morire basta mangiare un piccolo funghetto.Ma non è l’unica che possa provocare la morte. C’è anche la piccolissima Galerina Marginata e poi tra i cortinorius ce ne sono molti tossici che distruggono i reni e che danno sintomi dopo 20 giorni quando ormai non c’è più niente da fare.
Invece il Portentosum, sebbene bruttino da vedere, pare che sia buonissimo così come pare sia buonissima, a dispetto del nome, anche la trombetta del morto.
