"La scuola è un luogo sicuro". Paola Casula, sindaco di Guasila, commenta con queste parole il risultato negativo dei tamponi effettuati ai ragazzi e al personale scolastico delle scuole del paese. "Questa è la dimostrazione che ciò che fa la differenza è il rispetto delle regole e non il luogo in cui ci troviamo", sottolinea Casula.

Nei giorni scorsi l'Azienda per la tutela della salute (Ats) della Sardegna aveva comunicato ufficialmente dalla dirigenza scolastica un caso di positività rilevato nell'ambito della scuola secondaria di primo grado. Il sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha ricevuto l'elenco degli alunni che sono stati considerati contatti stretti e quindi da sottoporre a isolamento fiduciario e successivo tampone. Tutte le famiglie sono state contattate dal primo cittadino e dall'assessore comunale alla Sanità Erica Arriu perché venissero tranquillizzate e informate riguardo i comportamenti da attuare.

Sono stati poi effettuati i tamponi a studenti e insegnanti, che sono risultati tutti negativi. "Per la seconda volta a Guasila, dopo i dipendenti comunali, anche il mondo della scuola ha dato un ottimo esempio di grande responsabilità. Lavorare in sicurezza si può", conclude Casula.

L'amministrazione è inoltre in prima linea nella promozione di attività finalizzate allo screening della popolazione, con l'obiettivo di prevenire il contagio e tenere sotto controllo la curva epidemiologica. È di questi giorni l'adesione del Comune al progetto di screening in Trexenta, portato avanti e fortemente voluto dal medico di medicina generale Giampaolo Meloni.
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