Una decina di pagine di contestazioni che ipotizzano il «disastro ambientale» doloso o, in alternativa, quello colposo, ma anche il «getto pericoloso di cose» e una serie di delitti colposi contro la salute pubblica. Si è chiusa con due indagati, oltre alla chiamata in causa della società, l’indagine sul presunto inquinamento provocato dalle “torce” della raffineria della Saras, le fuoriuscite di fumo finite nel mirino della Procura.

Il pubblico ministero Giangiacomo Pilia ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di Settimio Guarrata e Walter Cocco, uno presidente della Sarlux, l’altro responsabile salute e sicurezza della grande raffineria di Sarroch. Indagato anche Fabio Corvetto, ad dell’azienda, ma per una contestazione minore.

Tutti i dettagli nell’articolo di Francesco Pinna su L’Unione Sarda, in edicola e in versione digitale.

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