È uno dei polmoni verdi di Muravera ma da tempo soffre per un preoccupante fenomeno di disseccamento. Il complesso forestale di Baccu Arrodas vive lo stesso incubo che sta interessando vaste aree boschive del Sarrabus. La situazione, aggravata da ondate di calore estremo e siccità prolungata, è stata al centro di un incontro organizzato nel Municipio di Muravera e al quale hanno preso parte sindaci e amministratori del Comune, Castiadas, San Vito, Villaputzu, Burcei e Sinnai. Insieme a loro anche i rappresentanti dell'Assessorato regionale all'Ambiente, Agris, Arpas, Forestas, Laore, Università di Sassari e Corpo forestale, che hanno esaminato la situazione del territorio. Oltre a Baccu Arrodas, sotto osservazione Gutturu Frascu e Masone Murtas a Castiadas e Baccu Locci a Villaputzu.

Le foreste in agonia, come si legge in una nota del Comune, rendono «urgenti interventi mirati per preservare un patrimonio naturale di inestimabile valore. Secondo gli esperti, il disseccamento degli alberi di alto fusto è strettamente legato al deficit idrico degli ultimi anni, culminato nell’estate del 2024, con picchi di temperature fino a 47 gradi e precipitazioni ridotte al minimo. Il fenomeno, che rende le piante più vulnerabili agli attacchi di parassiti, rischia di causare danni irreversibili all’ecosistema locale».

«A Muravera siamo molto preoccupati per quello che sta accadendo a Baccu Arrodas – ha dichiarato il sindaco, Salvatore Piu – Questa emergenza non riguarda solo il nostro territorio, ma l’intero Sarrabus. Servono azioni rapide e coordinate per evitare che questa crisi ambientale si trasformi in una catastrofe irreversibile». L’amministrazione comunale, in collaborazione con il Corpo Forestale e l’agenzia Forestas, sta seguendo con attenzione il monitoraggio dell’area interessata avviato dalla task force predisposta dalla Regione. «Siamo in contatto costante con la Regione, Agris, Arpas, Forestas, Laore, Università di Sassari e Corpo Forestale», aggiunge Fabio Piras, assessore comunale all’Ambiente. Le risorse stanziate dalla Regione per l'emergenza, che coinvolge tutta la Sardegna, ammontano a oltre 1 milione di euro, permetteranno di avviare i monitoraggi avanzati e definire le strategie di intervento.
Tra le misure previste, il potenziamento della rete di monitoraggio attraverso tecnologie avanzate, come droni dotati di sensori multispettrali, che consentiranno di analizzare lo stato di salute delle piante e individuare le aree più colpite. La Regione Sardegna ha già stanziato 400mila euro per potenziare il monitoraggio. «Ogni decisione – conclude Piras – sarà guidata dai risultati delle analisi e dalla collaborazione tra istituzioni, perché salvaguardare le nostre foreste significa proteggere il futuro del nostro territorio».

(Unioneonline)

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