Folla questo pomeriggio ai funerali del fantino Angelo Godani, morto a 64 anni dopo una breve malattia.

Il rito funebre è stato celebrato nella monumentale chiesa parrocchiale di Decimoputzu, dove si sono ritrovati diversi grandi nomi dell'ippica isolana, semplici cittadini, amici del campione.

A rendere omaggio a Godani anche i sindaci di Decimoputzu Antonino Munzittu e di Lanusei Davide Burchi, entrambi con la fascia tricolore, per rendere omaggio al decano dei fantini della Sardegna che ha gareggiato sino a poco tempo fa nonostante l’età. 

Toccanti le parole del celebrante: ad ascoltare, la moglie, i fratelli, i figli del campione e come detto, tantissimi cittadini di Decimoputzu, dove risiedeva il campione pluridecorato.

In carriera Godani ha vinto per sei volte il Derby sardo, la corsa numero uno nell'isola. «Il paese di Decimoputzu», ha detto il sindaco Antonino Munzittu, «si stringe alla famiglia. Una persona stimata, un campione vero».

«Un uomo di grande carisma. Angioletto era instancabile, sempre presente, con tanta voglia di vincere», ha aggiunto Roberto Loi, suo vecchio amico, presente al funerale.

Angioletto Godani era nato a Lanusei nel 1960: ha conosciuto il mondo dei cavalli sin da ragazzo, con l'esordio a Chilivani quando aveva 17 anni. Tra i suoi successi il premio Poncia a Milano. Ha partecipato a gare di enorme prestigio anche con i grandi fantini come Frankie Dettori. La Sardegna ha perso un grande campione, capace di scrivere la storia delle corse ippiche dell’Isola. 

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