“Donne e Istituzioni, quando la legge non basta”. È il tema dell’incontro-dibattito in programma martedì 18 novembre dalle 16.30 alle 19.30 nella sala conferenze della Fondazione di Sardegna, a Cagliari. L’incontro ha come obiettivo quello di favorire l’intervento delle massime istituzioni regionali sulle questioni sociali, economiche e culturali legate alla scarsa attenzione nei confronti delle politiche di genere. Si propone anche di sollecitare un approccio sistematico per affrontare il deficit democratico e combattere problemi come la violenza e il sessismo, ormai all’ordine del giorno.

L’appuntamento è promosso dall’associazione “Socialismo Diritti Riforme” con la collaborazione della Commissione Regionale per le Pari Opportunità tra uomini e donne, che ha accordato il patrocinio gratuito, Coordinamento3 Donne di Sardegna e la Federazione Italiana Donne Professioni Affari (FIDAPA) sezione di Cagliari.

Durante l’incontro interverrà Piero Comandini, Presidente del Consiglio Regionale della Sardegna, ma hanno risposto all’invito dodici rappresentanti dei gruppi consiliari. Sotto il coordinamento di Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme” (SDR), prenderanno parola anche Rita Corda, studiosa di linguaggio e parità di genere, Vittorina Baire, Presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità (CRPO), Carmina Conte, presidente Coordinamento3 e Silvia Trois, Presidente Federazione Italiana Donne Professioni Affari (FIDAPA) di Cagliari.

«La scarsa rappresentanza di genere nelle istituzioni – si legge nella presentazione dell’iniziativa – continua a produrre un grave deficit democratico in Sardegna e giocare un negativo ruolo in ogni aspetto della vita quotidiana delle persone. Limita la crescita economica, oltre a quella demografica. Crea ostacoli allo sviluppo della cultura e a un percorso lineare di parità. Direttamente o indirettamente favorisce il sessismo e la violenza di genere. Un primo significativo cambio di passo è rappresentato dalla elezione della prima donna Presidente della Regione Sardegna. Un traguardo però che rischia di restare isolato senza alcune indispensabili modifiche alla legge elettorale e senza che le politiche di genere diventino patrimonio ineludibile di tutta la programmazione regionale, con un assessorato dedicato e con l’attuazione dei bilanci di genere su ciascuna normativa. Indispensabile anche una rivisitazione delle Commissioni Consiliari con la creazione di una Commissione permanente o Speciale con parere vincolante».

Maria Grazia Caligaris, presidente di Sdr sottolinea: «Le donne sono stanche di convegni celebrativi, panchine rosse, cortei commemorativi. Le iniziative delle associazioni, seppure importanti, non riescono e non possono incidere profondamente su una realtà culturale immobile e che spesso registra un arretramento anziché una crescita. I codici rosa o rossi agiscono quando la violenza è stata consumata se non ha prodotto vittime. È del tutto ignorata la violenza assistita e perfino i Centri Antiviolenza sopravvivono con difficoltà. Per poter invertire la rotta è necessaria una rete istituzionale operativa con il coinvolgimento della Famiglia e della Scuola. È insomma un’occasione per mettere l’accento su queste problematiche e promuovere un serio impegno per la realizzazione di una autentica parità».

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