Dopo l’ennesimo disservizio di ieri, che ha causato grossi disagi ai cittadini di Quartu, Abbanoa chiede scusa e annuncia le prossime mosse per rendere più efficiente una rete idrica che sta facendo acqua da tutte le parti.

Ieri i tecnici hanno messo in sicurezza il tratto di condotta di via Manara interessato dalle rotture dei giorni scorsi, sostituendo integralmente un tratto di circa sei metri.

«Chiediamo scusa ai cittadini e all’amministrazione comunale per i disagi, ma si è trattata di una situazione emergenziale non prevedile e su cui c’è stato il massimo impegno per risolverla», spiega l’azienda in una nota. Quel tratto era «particolarmente esposto a eventuali rotture a seguito dal dilavamento del terreno dopo le ultime piogge», precisa Abbanoa.

Che poi risponde alla domanda che hanno posto tanti quartesi, sindaco compreso. Perché interrompere l’erogazione all’intera città? «La rottura ha riguardato una condotta primaria del diametro di 300 millimetri che fa parte dell’anello di alimentazione principale di tutto il centro urbano dal quale diramano tutte le condotte secondarie al servizio delle utenze. Per questo motivo è stato inevitabile chiudere l’erogazione in tutto il centro abitato anche perché è soggetta ad altissime pressioni».

E mentre il sindaco Graziano Milia sollecita la sostituzione integrale delle vecchie condotte (250 metri in via Cimabue e 250 metri in via Manara), Abbanoa fa sapere che sono in corso altre verifiche sulla stabilità della rete idrica cittadina e in tempi brevi si passerà alla sua distrettualizzazione, ovvero la suddivisione in distretti più piccoli e omogenei, più facili da gestire e manutenere.

I 100 km di condotta saranno suddivisi in sei distretti: un distretto nord dal centro storico ai confini con Quartucciu, distretto ovest da viale Colombo a Molentargius, distretto sud dal centro storico alle ex saline, distretto est da centro verso la 554, un distretto per piano di zona sant’Anastasia, Pitz’e Serra e Quartello, infine un distretto per la collina di Sant’Anastasia e Margine Rosso.

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Già individuati anche i 27 nodi idrici dove saranno installate le nuove valvole di regolazione e suddivisione dei vari distretti. A questi si aggiungeranno 10 punti di misura per il monitoraggio costante della rete tramite un sistema di telecontrollo.

Insomma, conclude Abbanoa, Quartu sarà «tra i primi Comuni dove procedere con l’ingegnerizzazione del sistema idrico». I tempi? «Saranno concordati col Comune perché giocoforza sarà necessario effettuare delle chiusure programmate».

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