Bolotana contro ogni forma di inquinamento e per uno sviluppo sostenibile.

In tanti hanno partecipato alla manifestazione, iniziata davanti ai cancelli della fabbrica di Ottana, ormai simile ad un sito archeologico, dove un ex lavoratore, Natalino Usai di Bono, ha ricordato i veleni che hanno ucciso decine di lavoratori.

Tanto che Sabina Contu dell'Aiea ha voluto dedicare Sa Die de Sa Sardigna ai caduti dell'amianto.

Parola d'ordine: "Mai più. Difendimus sa terra nostra".

È partita proprio da quella fabbrica la manifestazione Sa Die de sa Sardigna, che si è svolta tra Ottana e Bolotana, organizzata da Ecoturismo Sardegna, Caminera Noa, A Foras, Rete Comitati Sardi e Zero Waste Sardegna.

Prima le testimonianze davanti ai cancelli, poi un corteo di auto e un nugolo di bandiere con i quattro mori, ha attraversato l'intera piana, fino a Bolotana, dove ha fatto tappa in diversi siti archeologici.

"Siamo in tanti per dare significato a questa giornata- dice Elisabetta Uda di Bolotana, promotrice dell'iniziativa- in tanti per affermare la difesa della nostra terra e per costruire un futuro senza ciminiere".
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