Capoterra vuole diventare “città”: atteso il via libera di Mattarella
La proposta di cambiare “status” votata all’unanimità dal consiglio comunale: «Non siamo più un paese»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Per le sue dimensioni e il numero degli abitanti non è più un paese da molti anni, ma finalmente Capoterra potrà fregiarsi del titolo di città grazie al riconoscimento ufficiale che arriverà a breve direttamente dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
La proposta di cambiare status a Capoterra è stata votata all’unanimità durante l’ultimo Consiglio comunale: il documento, ora, passa nelle mani del prefetto di Cagliari, Giuseppe Castaldo, per l’ottenimento del riconoscimento da parte del Quirinale.
Il sindaco, Beniamino Garau, spiega come chiamare Capoterra città e non più paese non sia solo una questione di prestigio, ma un riconoscimento del lavoro portato avanti da tutte le amministrazioni comunali negli ultimi trent’anni: «Abbiamo tutti i requisiti per essere considerati una città, e non solo per l’aspetto demografico, visto che con i suoi quasi 24mila abitanti Capoterra è una delle più popolate dell’Isola, ma anche per i servizi presenti nel territorio. Abbiamo un polo sanitario di alto livello, case di riposo, un liceo indipendente, numerosi impianti sportivi: Capoterra è oggi uno dei centri più importanti dell’area vasta di Cagliari, è cresciuta e l’ottenimento dello status di città lo certifica. Sarà il prefetto e mettere nero su bianco questo cambiamento, non appena riceverà la comunicazione ufficiale dalla presidenza della Repubblica».
La proposta arrivata dai banchi della maggioranza è stata votata anche dai consiglieri di minoranza. «Ho votato quel punto all’ordine del giorno perché ritengo sia giusto considerare Capoterra una città», dice l’ex sindaco, Francesco Dessì, «questo è il risultato del grande lavoro portato avanti dai sindaci degli ultimi tre decenni, forse non è vero quello che dice il sindaco Garau, nell’ultima consiliatura non ci siamo limitati a scaldare la poltrona». Piero Marras, capoterrese dal 1998, che Capoterra sia paese o città non fa differenza: «Qui mi sono sempre trovato a mio agio e il rapporto con la gente è ottimo, ma se questo riconoscimento può avere dei benefici per l’amministrazione comunale e la comunità allora ben venga».
Giovanna Cocco, vicepresidente della Cooperativa Gea ambiente e turismo, che ha creato il Museo della Laguna e gestisce il Ceas di Capoterra, plaude al riconoscimento: «Dal punto di vista culturale, Capoterra negli ultimi anni ha compiuto importanti passi avanti. Mi auguro che questo titolo contribuisca a raggiungere obiettivi sempre più importanti».