Vent'anni anni per Salvatore noto "Toreddu" Sanna di Orune, 12 per Pietro Mereu di Mores, 8 per Vittorio Fogu di Orune, 6 per Fabrizio Francesco Crisponi di Nuoro e 4 per Giovanni Francesco Bussu di Thiesi.

Sono le richieste del pm Danilo Tronci nel processo in abbreviato in corso a Cagliari contro cinque presunti responsabili dei tanti assalti armati avvenuti nell'Isola tra il 2013 e il 2016 (furgoni portavalori e istituti di vigilanza).

La requisitoria è durata due udienze.

Nella parte iniziale (la scorsa settimana) il magistrato inquirente era entrato nel dettaglio del contesto criminale, aveva cominciato a spiegare il ruolo svolto da ciascuno degli imputati, indicato i colpi messi a segno, le modalità di esecuzione e il periodo: tutti, ciascuno in base alla propria responsabilità, avrebbero organizzato, partecipato o anche solo prestato aiuto a una banda di 31 persone che in quei tre anni si sarebbe resa responsabile dei colpi (riusciti o falliti) alla sede della Vigilanza Sardegna di Nuoro del 2013 (5 milioni di euro), alla Mondialpol di Arzachena nel luglio 2015, al blindato della Vigilpol sulla statale 131 a Bonorva nel settembre 2015, ai portavalori a Siligo e Barbusi nell'inverno 2015 e altro ancora.

Dopo il pm hanno parlato gli avvocati di parte civile, ora è la volta dei difensori Vincenzo Castronovo e Mauro Bonu.

Gli imputati sono difesi anche dai legali Rinaldo Lai, Margherita Baragliu, Angelo Merlini e Beatrice Goddi, che parleranno il 7 novembre. A dibattimento si trovano altre 26 persone, tra le quali l'ex vicesindaco di Villagrande Strisaili Giovanni Olianas e i cugini di Talana Luca e Sergio Arzu. In questo caso la prossima udienza è prevista lunedì.

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