Coronavirus, l'amministrazione comunale di Guasila dice "No": nessuna riapertura anticipata oggi lunedì 11 maggio. Nel paese della Trexenta bisognerà seguire le misure di restrizione adottate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che prevede più gradualità nel cronoprogramma della ripresa delle attività economiche, negozi e centri per il benessere della persona.

Il sindaco Paola Casula non ha firmato l'ordinanza di riapertura. "Sindaci e sindache stanno assumendo in questi giorni decisioni dolorose che prevedono l'apertura delle attività ma spesso con la consapevolezza di incorrere in una sorta di eccesso di potere e con il rischio di annullamento dell'ordinanza", spiega Casula.

La decisione è stata presa anche alla luce del fatto che ancora non sono stati approvati i protocolli di sicurezza da parte dell'Inail e che esiste un notevole rischio di carattere penale per il datore di lavoro che opera in un quadro di incertezza normativa, oltre che per la tutela della salute di operatori e clienti. "Le nostre decisioni sbagliate mettono a rischio per primi gli operatori - sottolinea Casula -, oltre a rischiare sanzioni e l'immediata sospensione dell'attività nel caso di annullamento delle ordinanze sindacali, loro stessi manifestano forti preoccupazioni e perplessità in merito alle misure di sicurezza per il contenimento del contagio, che dovranno seguire durante il lavoro".

L'amministrazione comunale di Guasila attende le linee guida Inail e maggiori certezze sulla legittimità delle ordinanze sindacali. "In questo momento non si può ragionare per il consenso popolare o per un applauso al proprio coraggio, emettere un'ordinanza illegittima consentendo la riapertura di una attività significa addossare su di questa un ulteriore rischio", conclude Casula.
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