Uno dei medici di base è andato in pensione da tempo. Ma ancora a Burcei non arriva il sostituto. Lunedì gli amministratori comunali saranno alla sede dell'Ares a Cagliari, si spera accompagnati da numerosi residenti, per denunciare il problema. Oggi il sindaco Simone Monni ha scritto una lettera ai cittadini per dire che è “profondamente deluso e rammaricato nel constatare che ancora oggi, nonostante le numerose interlocuzione, e i successivi solleciti, Ares e Asl (ex Ats) non abbiano ancora trovato una soluzione, definitiva o almeno temporanea, rispetto al gravissimo disservizio causato dalla mancata sostituzione del medico di base andato in pensione”.

Nella lettera il sindaco Monni aggiunge che “l’intento dell’amministrazione comunale è stato, fin dal principio, quello di ricorrere al dialogo tra le parti, in modo tale da provare a risolvere tempestivamente il problema. Fino ad oggi ci siamo affidati alla disponibilità dei pediatri Corgiolu e Maxia che, insieme al dottor Corona, stavano cercando di coprire temporaneamente l’assenza del medico andato in pensione a fine dicembre. Questo doveva essere un rimedio provvisorio, per dare tempo a chi di dovere di agire. La loro disponibilità è venuta meno, a causa dell’assenza di provvedimenti da parte di chi, per legge, dovrebbe garantire i servizi sanitari presso il nostro comune. Vista la grave situazione e la mancanza di risposte e di provvedimenti efficaci, da parte delle autorità sanitarie regionali, ci teniamo a rendervi partecipi della decisione dell’amministrazione comunale di manifestare pacificamente in segno di protesta”.

“Lunedì 28 febbraio alle ore 12 - annuncia il sindaco - ci recheremo per l’ennesima volta a Cagliari in Via Piero della Francesca 1, presso la direzione dell’Ares, ci terremmo particolarmente se ci fosse un’ampia partecipazione da parte della popolazione. I burceresi hanno urgente necessità di risposte e sono stanchi di subire l’ennesimo disagio che, in questo caso, potrebbe mettere a rischio la vita di alcuni cittadini. Saremo tutti insieme in prima linea per reclamare un diritto che in questo momento ci viene negato”.

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