«Elementi della Forza di reazione rapida della Nato dimostrano la loro capacità di difendere ogni centimetro del territorio alleato.  Oltre 2.000 uomini di sette Paesi membri partecipano all'esercitazione Noble Jump in Sardegna, Italia».

Domani, 12 maggio, è la data del finale col botto per le simulazioni di guerra dell’Alleanza nel poligono di Teulada: è il giorno delle esercitazioni a fuoco e la Nato ha intensificato anche video e messaggi sui social. Tutti li possono leggere, c’è da pensare che ci sia un destinatario particolare e che sieda al Cremlino, palazzo del potere di Mosca, in Russia. 

I video e le foto pubblicati sui canali social sembrano spot per la potenza di fuoco espressa attraverso gli armamenti a disposizione. 

Nell’area militare del Sulcis verranno impiegati gli elicotteri Tiger, i lanciarazzi Stinger. E i tank Leopard 2, dei quali vengono sponsorizzate le caratteristiche: lunghi 10,97 metri, sono 1,2 volte più veloci di un leopardo vero e i loro proiettili sono capaci di penetrare blindature di 750 millimetri con un tiro da una distanza di due chilometri. 

Una pubblicità a macchine di morte. E di difesa. A seconda dei punti di vista.  

Enrico Fresu 

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