I comuni sardi che ospitano sul proprio territorio poligoni militari sono in credito dallo Stato di quasi 9 milioni di euro. Per questo: "Lo Stato per primo deve rispettare le sue leggi e pagare i comuni oberati da servitù militari: un ritardo di otto anni è inaccettabile e fa rischiare il dissesto ad alcune amministrazioni”.

A dichiararlo, chiedendo a Roma di saldare il conto, è il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, intervenendo sul dibattito sul protocollo d’intesa col ministero della Difesa.

Cossa snocciola i numeri: “Le somme maturate sono importanti. Qualche esempio: 1,3 milioni di euro attesi da Arbus; 600mila euro da Decimomannu; 2,4 milioni da La Maddalena; 3 milioni da Teulada; 1,3 milioni da Villasor. Soldi che fanno la differenza nei servizi che questi comuni possono offrire ai cittadini o nella loro politica fiscale”.

Per questo, la chiosa, "occorrono risposte chiare e immediate e non c’è nulla da negoziare".

(Redazione Online/l.f.)
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