Il clima di festa della Sartiglia, a Oristano, è distrutto dal dramma di Silì: Monica Vinci, 52 anni, ha accoltellato a morte la figlia Chiara Carta, di 13, poi ha cercato di togliersi la vita lanciandosi dal balcone (qui la notizia).

Una tragedia, la definisce il sindaco Massimiliano Sanna: «La tragica morte di una nostra giovane concittadina ci lascia increduli e senza parole. È un evento terribile e senza senso che ha colpito tutti noi in modo molto profondo», dice il primo cittadino. 

Sanna conosce il padre della piccola vittima: Pietro Carta è maresciallo della polizia Municipale della città di Eleonora. 

 «Sento di parlare a nome dell’intera comunità oristanese esprimendo il cordoglio e le più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici della giovane vittima», dice ancora il primo cittadino, «Siamo tutti molto colpiti e proviamo profonda tristezza e dolore. La comunità si stringe attorno alla famiglia della giovane Chiara per offrire sostegno e solidarietà in questo momento difficile. Ci sentiamo particolarmente vicini al padre della vittima che conosciamo bene, e di cui apprezziamo le doti, perché appartiene al Corpo di Polizia municipale».

Vicinanza, quella dell’amministrazione, espressa non solo con le parole. Per dare un segnale concreto di lutto,  Sanna ha deciso di annullare tutte le manifestazioni collaterali alla Sartiglia: «Riteniamo sia un primo doveroso segno di rispetto verso la giovane vittima di questa tragedia. In questi giorni, che dovrebbero essere di festa, invitiamo tutti a vivere con sobrietà, garbo e rispetto questo momento di dolore. Nei prossimi giorni comunicheremo altre eventuali iniziative che coinvolgeranno l’intera comunità oristanese». 

(Unioneonline/E.Fr.)

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