Minoranza sul piede di guerra a Samugheo: «Convocazioni in orari difficili»
Non ha partecipato al Consiglio comunale di venerdì 4 luglio, contestando le difficoltà ripetutePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Minoranza sul piede di guerra a Samugheo e venerdì 4 luglio non ha partecipato al Consiglio comunale convocato per le 11. Sempre lo stesso il motivo, lamentato più volte negli ultimi due anni: le convocazioni in orari in cui è difficile partecipare.
Antonella Mugheddu, Mario Loi, Basilio Pitzalis e Gerolamo Barra denunciano «l'ennesimo grave episodio di violazione delle prerogative consiliari e di mortificazione della democrazia perpetrato dall'amministrazione comunale. Ancora una volta, l'amministrazione ha dimostrato totale dispregio per il ruolo istituzionale dei consiglieri di minoranza e per i principi basilari della democrazia partecipativa, convocando il Consiglio comunale per l'approvazione di atti fondamentali in orario che rende di fatto impossibile l'esercizio delle funzioni di controllo e partecipazione democratica».
E aggiungono: «Il sindaco persiste nel convocare le sedute consiliari in orari incompatibili con gli impegni lavorativi della minoranza, dimostrando la chiara volontà di ostacolare la partecipazione dell'opposizione alla vita democratica dell'Ente». Quindi i consiglieri di opposizione, nella nota inviata al sindaco Basilio Patta, ai consiglieri di maggioranza e al segretario, evidenziano: «L'orario di convocazione prescelto non solo impedisce la partecipazione dei Consiglieri di minoranza, ma preclude altresì ai cittadini di Samugheo la possibilità di assistere ai lavori consiliari, violando così il principio di pubblicità delle sedute. Ribadiamo che la democrazia partecipativa non può essere ridotta a mero formalismo, ma deve garantire l'effettiva possibilità di controllo e partecipazione da parte della comunità amministrata».
Questo il motivo che ha portato l’opposizione a disertare la seduta del 4 luglio alle 11. «Non per scelta politica o per spirito ostruzionistico, ma per oggettiva impossibilità derivante dagli impegni professionali che caratterizzano l'orario lavorativo. Tale impossibilità non può essere imputata ai Consiglieri di minoranza, ma deriva esclusivamente dalla scelta dell'amministrazione di convocare sistematicamente le sedute in orari che precludono la partecipazione dell'opposizione.