L'amministrazione comunale di Sorradile sposa la lotta alla plastica e mette in campo azioni concrete per ridurre l'inquinamento da essa provocato.

In questi giorni la Giunta guidata dal sindaco Pietro Arca ha preso impegni precisi, adottando una delibera che prevede il graduale e progressivo divieto dell'uso di materiali plastici non compostabili, sino a raggiungere gli obiettivi indicati dalla Comunità Europea.

Entro il 2021 il Parlamento Europeo vieta infatti l'uso di articoli in plastica monouso come piatti, posate, cannucce e bastoncini cotonati. La Giunta Arca ha preso l'impegno ad avviare subito un percorso per la riduzione della plastica monouso presso tutte le strutture comunali. Non solo. Ha stabilito di avviare una campagna di sensibilizzazione per orientare la comunità "verso scelte di consumo e comportamenti consapevoli e virtuosi che mirano a salvaguardare l'ambiente".

Già coniato lo slogan: "Differenziamoci dalla plastica". Nell'atto appena adottato l'esecutivo comunale chiarisce che saranno emesse delle ordinanze per il divieto di utilizzo di cannucce nei locali. Ma c'è di più. A partire dal prossimo anno i contributi agli organizzatori di sagre e manifestazioni "saranno riconosciuti solo ai soggetti che utilizzeranno plastica compostabile".

Dal prossimo anno saranno introdotti nel territorio comunale anche altri divieti di uso di materiale plastico non compostabile da parte degli esercizi pubblici e delle attività commerciali, di servizio ed artigianali. Avranno quindi questo tempo per adeguarsi alle nuove disposizioni sulle quali il Comune non è disposto a soprassedere. Dunque plastica bandita e via libera a materiali riciclabili. Già in altre occasioni nel piccolo borgo dell'Omodeo si è optato per stoviglie biodegradabili, ora la guerra alla plastica è stata definitivamente lanciata.

"Ogni minuto nel mondo vengono acquistate un milione di bottiglie di plastica solo una piccolissima parte viene riciclata perché questo è uno dei materiali più difficili da recuperare. A causa della sua lenta decomposizione la plastica si accumula già nelle reti acque bianche, nei fiumi, nei mari, negli oceani e sulle spiagge - sottolinea l'amministrazione comunale -. I residui di plastica sono ingeriti delle specie marine (come tartarughe, foche, balene e uccelli ma anche da pesci e crostacei) e presenti nella catena alimentare umana. In particolare le microplastiche stanno invadendo i nostri mari, nostri fiumi, l'acqua che beviamo, è quindi necessario attivarsi concretamente per combattere la diffusione di materiali plastici nocivi per l'ambiente".

Da tempo il comune di Sorradile è impegnato in azioni per il contrasto del cambiamento climatico, in percorsi sostenibili. Ora la nuova sfida è lanciata.
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