I sigilli sono scattati questa mattina. L'impianto per il trattamento dei reflui alle porte di Magomadas è stato bloccato dalla magistratura.

Sono stati gli agenti del corpo forestale ad eseguire il provvedimento di sequestro preventivo allo stabilimento della Geco che da tempo è finito sotto la lente della Procura di Oristano. Viene contestata l'attività di raccolta, trasporto, smaltimento di rifiuti senza la necessaria autorizzazione. Ancora viene contestata l'emissione di vapori e odori pericolosi (articolo 674 del codice penale).

Non si è fatta attendere la reazione della Geco. "Prendiamo atto della decisione del Giudice ma non la condividiamo in quanto fondata su presupposti errati, superando anche provvedimenti giurisdizionali. Siamo sconcertati per ciò che è accaduto ad un anno dall'inizio delle attività di indagine, nonostante la nostra fattiva collaborazione. Certamente dimostreremo la perfetta legittimità della nostra attività così come delle autorizzazioni in essere" ha commentato Bonifacio Angius, uno dei soci della Geco.
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