Dopo l’approvazione in Consiglio comunale e l’invio del documento in Regione ora è tempo di osservazioni. A San Vero Milis si parla ancora di usi civici. A partire da oggi, infatti, come del resto prevede la legge, i cittadini potranno presentare le osservazioni in merito al Piano di trasferimento delle terre civiche.

Come fa sapere il Comune guidato dal sindaco Luigi Tedeschi è possibile prendere visione degli elaborati inerenti il documento rivolgendosi alla segreteria del Comune oppure all’ufficio di Urbanistica. “Tutti gli interessati, entro trenta giorni - si legge nell’avviso firmato dal capo ufficio tecnico del Comune Raimondo Manca - potranno formulare le proprie osservazioni in forma scritta”.

Il Comune di San Vero Milis recentemente ha trasferito le terre gravate da uso civico presenti su tutta la borgata di Mandriola in altre zone del territorio comunale. Un intervento che tanti cittadini aspettavano da anni. Da quando, esattamente nel 2015, la Regione stilò un documento con l’elenco di tutte le terre ad uso civico della Sardegna, tra cui tutta la borgata marina di San Vero, compreso il lungomare. Zona vincolata quindi ma dove da sempre, a partire dagli anni sessanta, è sempre stato costruito di tutto e di più tra case, garage e attività commerciali. Per l’amministrazione è stato un iter impegnativo durato sette anni. Il Comune per poter trasferire le aree vincolate ha acquisito diversi fazzoletti di terra sia nelle aree marine e non solo. Le aree liberate sono in tutto 12 ettari, quelle su cui ora verrà trasferito l’usi civico invece 14 e mezzo. Le aree che il Comune ha individuato per trasferire l’uso civico sono due: una si trova a Sa Mesa Longa, prima della spiaggia, una zona che era di proprietà della Regione. L’altra invece, di proprietà del Comune, si trova non lontano dal territorio di Riola Sardo. 

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