Un altro caso di West Nile in Sardegna, colpito un 75enne di Santa Giusta
Ancora in terapia intensiva il 72enne di Oristano, tra i consigli della Asl quello di indossare abiti lunghi che coprano gambe e bracciaL'ospedale San Martino
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Un altro caso di Febbre del Nilo nell’Oristanese, colpito un uomo di 75 anni di Santa Giusta che è ora ricoverato all’ospedale San Martino. Il paziente ha patologie pregresse ma le sue condizioni non sono preoccupanti, non sarebbe in pericolo di vita.
L’uomo nei giorni scorsi ha manifestato dei sintomi neurologici e, dopo gli accertamenti, è stata accertata la presenza nel suo organismo del virus del West Nile.
Il dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria ha fatto scattare immediatamente tutte le misure previste per il caso: indagine epidemiologica e circoscrizione della zona di residenza dell’uomo, per consentire una disinfestazione più approfondita nel raggio dei 200 metri dalla sua abitazione.
Sempre in terapia intensiva invece il 72enne di Oristano che ha contratto il virus nelle scorse settimane, le condizioni del paziente sono stabili.
Intanto, dato che il virus continua a circolare nel territorio, la Asl e il Dipartimento di Igiene e Prevenzione hanno intensificato la campagna per sensibilizzare i cittadini. Nuove locandine e brochure non solo nei presidi ospedalieri, ma anche affidate ai Comuni perché le diffondano, appendendole nei centri abitati e nelle località turistiche. Illustrano il sistema di trasmissione della malattia e forniscono tutta una serie di consigli utili per evitare di essere contagiati.
Spiega la direttrice del Dipartimento di Igiene e Prevenzione, la dottoressa Maria Valentina Marras: «È importante che i cittadini, in particolare anziani e fragili, si proteggano adottando una serie di precauzioni. In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara. Per questo è necessario svuotare di frequente sottovasi di fiori, secchi, copertoni, barili; cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali; tenere le piscine per bambini vuote o coprirle quando non sono usate; trattare con prodotti larvicidi tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere. Per difendersi dalle punture è poi consigliato schermare porte e finestre con zanzariere, utilizzare repellenti cutanei per allontanare gli insetti, evitare di sostare in zone in cui sono presenti laghetti artificiali e ristagni d’acqua, come giardini e parchi, in particolare all’imbrunire e di notte, quando le zanzare sono più attive. E ancora indossare abiti lunghi e di colori chiari, che coprano gambe e braccia».
(Unioneonline)