Servizio di raccolta dei rifiuti al centro della polemica a Sedilo. Dopo i malumori registrati da diversi cittadini sull’avvio della nuova gestione con tanti sacchetti non ritirati perché non conformi, ora a puntare il dito contro l’esecutivo è l’ex sindaco Alessio Petretto.

L’ex primo cittadino. Puntuale arriva la replica dell’attuale sindaco (in passato, prima della rottura, vice di Petretto) Salvatore Pes. «È iniziato il  2 gennaio il servizio del nuovo appalto della raccolta differenziata dei rifiuti, con gestione singola da parte del comune, dissociandosi da quella dell’Unione dei comuni. Senza alcun preavviso i cittadini si sono trovati a far fronte a una nuova realtà che ha portato al risultato di trovare una notevole quantità di utenti, a non vedersi ritirati i rifiuti davanti a nuove regole, sconosciute, stupiti davanti alle motivazioni della ditta applicate sui cestelli. L’assurdità dell’iniziativa del Comune in tale improvvisazione è di tutta evidenza e ingiustificabilità. Neppure nel sito istituzionale, fino alla sera del 1° gennaio, appariva alcunché. Salvo, dal pomeriggio del due gennaio, apprendere dallo stesso sito che si poteva scaricare l’App nella quale erano dettate le regole e il calendario», afferma Petretto.

Quindi incalza: «Risulta inconcepibile come i cittadini possano attraverso un’applicazione conoscere le nuove modalità. Persone di mezza età e anziani che utilizzano un’applicazione per un servizio di tale importanza come possono essere in grado? Verificando nell’App, si contano circa centoquaranta tipologie di rifiuti con specifica sul giorno di conferimento, al confronto dei circa settecento dell’appalto precedente. Io stesso mi trovo in difficoltà a differenziare».

L’ex sindaco entra nel merito anche della scelta di uscire per questo servizio dalla gestione associata con l’Unione del Guilcier: «Ritenevo fosse un’iniziativa scellerata e ingiustificabile, nella convinzione che non potessero esserci benefici per i cittadini in termini risparmio dei costi per le famiglie. Oggi che gli l’iter d’appalto si è concluso e dato avvio all’esecuzione, conosciuti i costi, ho una certezza: nessun risparmio ci sarà per le famiglie, se non addirittura costi più gravosi. Non è ammissibile che gli utenti paghino spese per servizi migliorativi come spazzamento delle strade e l’attenzione particolare in occasione della festa di San Costantino dal tributo che i contribuenti pagano sui rifiuti solidi urbani: sono adempimenti a cui il Comune deve far fronte con risorse economiche proprie, non inserendole nell’appalto in questione. In definitiva i cittadini dovranno pagare non solo per il ritiro dei propri rifiuti ma per alleviare le casse del Comune per altri propri adempimenti e incombenze, con, oltretutto, tutti gli oneri per gli uffici comunali che dovranno farsi carico delle problematiche, attuali e future, per la gestione del servizio».

La replica. Il sindaco Pes respinge le accuse: «Ci sono alcune cose che giustamente in questo mese di gennaio dobbiamo sistemare, ma è normale. Tutte le volte che c'è un cambiamento importante ci possono essere delle difficoltà, ma che risultano abbastanza semplici anche da risolvere. Ci saranno benefici per tutta la comunità  sia per la qualità del servizio sia per il prezzo, contrariamente a quanto dice Petretto. Dati alla mano, tutti  possono verificare facendo dei semplici conti che non aumenteranno le tasse e soprattutto ila qualità del servizio sarà certamente migliore rispetto a quello a cui eravamo abituati fino al 2022».

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