La pulizia degli specchi d'acqua, la sostituzione delle attrezzature e il restauro dei caseggiati che i pescatori utilizzano per lavorare.

Gli operatori dell'oristanese già pensano a come utilizzare i 36 milioni di euro messi a disposizione da Europa, Governo e Regione per lo sviluppo di pesca.

Uno stanziamento inserito all'interno del ciclo Feam 2014-2020, il fondo per la politica marittima dell'UE, annunciato dall'assessore regionale alla Pesca Elisabetta Falchi.

«Si tratta di una bella cifra - dice Francesco Meli, presidente del Consorzio Pontis che gestisce lo stagno di Cabras -. Per noi è urgente la pulizia dei canali completamente tappati dal calcare».

«Era ora - precisa Stefano Carta, presidente della cooperativa Sant'Andrea che gestisce il compendio di Is Benas, nel Comune di San Vero Milis -. A noi le risorse servirebbero per risanare sia gli impianti di cattura che gli stabili dove lavoriamo il pesce e quelli che utilizziamo per la guardiania, strutture costruite nei primi anni ottanta e ora in condizioni di degrado».

Che il comparto è in sofferenza del resto lo ha detto lo stesso assessore Falchi, sottolineando che «queste risorse, da predisporre attraverso dei bandi, potranno consentire anche più promozione del prodotto e aggregazione degli operatori».
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