Senza le prestazioni aggiuntive perfino i Livelli essenziali di assistenza sono a rischio, figuriamoci i controlli dopo le cure.

Nel reparto di Oncologia dell'ospedale San Martino di Oristano le attività di follow-up, quelle visite periodiche per le persone che hanno avuto una diagnosi di tumore, sono state sospese e sono garantite solo quelle ai pazienti in terapia attiva.

I tre medici rimasti in trincea (erano sei fino a qualche tempo fa) che condividono le corsie con altrettanti ematologi, sono troppo pochi e a malapena riescono a farsi carico dei 450 pazienti in terapia attiva, quelli che sono attualmente in cura.

E dopo le proteste di alcuni cittadini, che presentatisi all'appuntamento prenotato da tempo si sono visti negare il controllo perché non c'era un medico disponibile, arriva anche la presa di posizione del Comitato per il diritto alla salute.

L’articolo completo di Marianna Guarna su L’Unione Sarda in edicola, sull’app e sull’edizione digitale

© Riproduzione riservata