Una misura alternativa al carcere e una perizia per stabilire la capacità di intendere di Valter Mancini. Potrebbero essere queste alcune mosse della difesa del cinquantanovenne che giovedì a Oristano ha tenuto in ostaggio per oltre sette ore i vicini di casa. E poi si è scagliato contro le forze dell'ordine colpendo con un coltello il capitano dei carabinieri.

Da allora è nel carcere di Massama, sotto stretto controllo medico. Mancini deve rispondere di tentato omicidio, sequestro di persona e resistenza aggravata.

Alla vigilia dell'udienza di convalida e dell'interrogatorio di garanzia, l'avvocato d'ufficio Rossella Oppo preferisce non sbilanciarsi. "Devo ancora vedere tutti gli atti e soprattutto devo parlare con il mio assistito per avere un quadro più chiaro sulla sua situazione - ha osservato il legale - ma credo che una consulenza sarà necessaria".

Di certo, quanto accaduto giovedì ha evidenziato una personalità problematica come ha confermato da subito anche il procuratore Ezio Domenico Basso. E infatti dopo la liberazione degli ostaggi, l'ex carabiniere è stato sottoposto a una consulenza psichiatrica per capire se le sue condizioni fossero compatibili col carcere o se fosse necessario un ricovero in Psichiatria. Si è optato per la detenzione a Massama, ma il cinquantanovenne è sempre sotto stretta sorveglianza ed è seguito dalla Assl.
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