Non solo rabbia e sdegno. Il raid vandalico che martedì ha deturpato con scritte “no vax” l’intero muro di cinta del Cimitero Monumentale di San Pietro a Oristano, lascia in dote anche un conto salato: il Comune ha impegnato circa 20mila euro per restituire decoro all’area.

Dal Municipio fanno sapere che l’intervento di bonifica partirà la prossima settimana e comprenderà la rimozione delle vernici spray con prodotti specifici, la sanificazione, il ripristino dell’intonaco danneggiato e infine la riverniciatura con materiali di qualità e trattamento antigraffio, per ridurre il rischio di nuovi episodi simili.

Intanto proseguono senza sosta le indagini della polizia per risalire ai responsabili, mentre sul fronte politico i consiglieri comunali di centrosinistra, primo firmatario Francesco Federico, hanno presentato un’interrogazione al sindaco Massimiliano Sanna. Due i nodi principali: l’assenza di sistemi di videosorveglianza attorno al cimitero e la necessità che, una volta individuati gli autori, l’amministrazione si costituisca parte civile nel procedimento giudiziario per ottenere il risarcimento dei danni.

Il raid, avvenuto contro un bene di valore storico e architettonico tutelato dalla Sovrintendenza, ha profondamente offeso la sensibilità dei cittadini.

Mentre si attendono i risultati delle indagini, resta il segno tangibile di un atto che, più che protesta, appare come un’offesa gratuita alla comunità.

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