La magistratura onoraria contesta con forza la proposta di riforma che in questi giorni è all'esame del Parlamento e lo fa attraverso una settimana di astensione dalle udienze.

"Le novità previste ci penalizzano in modo considerevole", ha detto l'avvocato Daniela Muntoni, pm onorario a Oristano.

"Continueremo a non avere garanzie in fatto di malattia e maternità. Non solo: le indennità sono irrisorie e potremo stare in udienza solo due giorni alla settimana, mentre oggi copriamo l'intera settimana".

Le ragioni della contestazione sono state esposte stamattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il presidente della sezione penale del tribunale, Carla Altieri, il procuratore della Repubblica Ezio Domenico Basso, il presidente dell'Ordine degli avvocati Donatella Pau e quello della camera penale oristanese Rosaria Manconi, il giudice onorario Elisabetta Sanna, oltre al rappresentante dei giudici di pace.

"È emerso che il lavoro svolto dalla magistratura onoraria è indispensabile. Senza il loro apporto rischieremmo la paralisi", ha detto il procuratore Basso.

È intervenuto anche il consigliere regionale Augusto Cherchi, Pds, autore con il collega Gianfranco Congiu di una mozione in Consiglio regionale a sostegno della magistratura onoraria.
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