Il segretario provinciale della Cisl, Alessandro Perdisci, prende carta e penna per denunciare «la drammatica situazione del reparto di oncologia dell’ospedale “San Martino” dove, a causa della grave carenza di personale, non sarà più possibile accettare nuovi pazienti oncologici. «Una condizione gravissima, che mette in discussione il diritto fondamentale alla cura e alla dignità dei malati», segnala.

Perdisci sottolinea che lo scorso anno il reparto ha gestito oltre 13.000 accessi, «contando sull’apporto di appena tre oncologhe in servizio. Nel 2025 si sono già registrati 318 nuovi casi oncologici nel territorio. Numeri che parlano da soli e che descrivono un sovraccarico insostenibile, destinato a peggiorare se non si interviene subito in quanto, per cause diverse, il numero delle oncologhe in servizio è diminuito ulteriormente».

A peggiorare il quadro «vi è anche l’esclusione totale della provincia dai programmi di formazione e specializzazione in oncologia che impedisce non solo di attrarre nuovi professionisti, ma anche di costruire un futuro stabile per il servizio sanitario locale». 

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