A Gonnoscodina la presentazione dell'archivio digitale
Un patrimonio per conservare la memoria del paesePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
A Gonnoscodina sta nascendo una forma di patrimonio digitale, collettivo e partecipato. La memoria del piccolo paese di circa 400 abitanti sarà raccolta all’interno di “Memorabilia”, progetto di innovazione culturale, ideato da Riverrun, hub culturale creativo di Cagliari, che ha saputo trasformare la memoria individuale in uno strumento di rigenerazione sociale. “A Gonnoscodina – commenta Lorenzo Mori, responsabile del progetto - abbiamo voluto sperimentare un’idea nuova: creare un archivio digitale della memoria costruito insieme agli abitanti, che ne diventano protagonisti e custodi.
L’idea è semplice ma potente: raccogliere e condividere storie familiari, fotografie, suoni e luoghi che raccontano le specificità del paese, per valorizzare il passato e trasformarlo in una risorsa viva per le nuove generazioni”. Una piattaforma digitale aperta dove chiunque può caricare ricordi, documenti, foto, lettere, oggetti e racconti. In questo caso di Gonnoscodina. “Un progetto – commenta il sindaco Luciano Frau - valido e degno di grande considerazione, che merita un sentito ringraziamento indirizzato a tutti i protagonisti che l’hanno realizzato. Un progetto che risveglia interesse e partecipazione nella comunità rendendola protagonista nella ricerca e tutela della propria storia e cultura. Un’efficace azione di contrasto alla povertà socio economica che ci investe”. La memoria come bene comune.
Stasera, alle 19, la presentazione e l’attivazione dello sportello digitale in biblioteca, nella ex Scuola per l’Infanzia in via Sardegna. La biblioteca sarà il punto di accesso fisico al progetto: i cittadini potranno ricevere assistenza e caricare i contenuti nell’archivio digitale. A gestire la mediazione l’operatore bibliotecario, affiancato da due volontari del Servizio Civile Universale, a fornire assistenza tecnica e supporto nell’acquisizione di documenti e memorie. “Lo sportello digitale – fanno sapere dalla biblioteca - si inserisce come un ponte tra generazioni e tecnologie, uno spazio in cui la memoria diventa risorsa viva, accessibile, inclusiva. Un progetto che riconferma la biblioteca non solo come luogo del sapere, ma come presidio culturale e sociale, capace di valorizzare il passato per dare senso al presente”.