Battute finali per il processo ai danni del segretario generale del Comune di Oristano Luigi Mele.

Il funzionario deve rispondere di abuso d'ufficio e falso per presunte irregolarità nell'assegnazione dell'appalto del servizio di nettezza urbana.

Il pm ha chiesto la condanna a nove mesi, mentre il difensore, l'avvocato Stefano Gabbrielli, ha chiesto l'assoluzione.

Il pubblico ministero Armando Mammone ha ricostruito la vicenda insistendo sulla possibilità o meno di stipulare un contratto d'appalto in assenza di atti come il Durc e la fideiussione. Per il pm "senza quei documenti il contatto non era regolare. Forse c’è stata un po’ di superficialità, ma la vera molla sono stati i diritti di rogito che qualche giorno sarebbero stati cancellati".

Tesi completamente opposta è stata sostenuta dal difensore Stefano Gabbrielli che ha insistito sull'assoluta legittimità del contratto stipulato tra il Comune e la ditta Ecologica.

"L’urgenza di chiudere il contratto derivava dal fatto che ci sarebbe stato un risparmio per il Comune", circa 50mila euro come tutti i testimoni (dai dirigenti all'ex assessore all'Ambiente) hanno confermato anche durante il dibattimento. Il collegio dei giudici (presidente Carla Altieri, a latere Elisa Marras e Francesco Mameli) ha rinviato il processo al 15 febbraio per la sentenza.
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