"La Federazione Italiana Pallavolo di Oristano deve fare chiarezza sul presunto caso di insulti razzisti del pubblico di Mogoro contro l'arbitro durante la partita della squadra locale contro il Santa Giusta". Lo ha chiesto il sindaco di Mogoro Sandro Broccia con una lettera ai dirigenti provinciali della Fipav.

Non solo. "Mi pare si sia usata troppa leggerezza nel parlare di insulti razzisti del pubblico.

Un'accusa ignobile. La Federazione ci dovrà spiegare chi ha proferito questi insulti e da quale parte degli spalti sarebbero arrivati. Mi auguro siano in grado di comprovare quanto hanno scritto.

Altrimenti sarebbe molto grave".

Anche il primo cittadino della Marmilla si è schierato contro la sanzione inflitta alla società mogorese per insulti razzisti del pubblico: una multa di 150 euro e 3 gare in casa a porte chiuse.

Ed ha sostenuto quello che avevano già dichiarato i dirigenti della società ed i tifosi: "Un'accusa falsa. Me lo hanno riferito vicesindaco ed altri amministratori comunali presenti. Ed ho raccolto la testimonianza di decine di tifosi. Nessuno ha sentito alcuna frase razzista, ma i classici insulti contro un direttore di gara in una partita tesa. Per il Mogoro c'era infatti in gioco la promozione in serie D". L'appello del sindaco Broccia: "Quel referto va modificato". Ed ha aggiunto: "La Pallavolo Mogoro esiste da decenni ed ha sempre coltivato i valori di lealtà, uguaglianza ed antirazzismo". Il primo cittadino ha sollecitato un incontro urgente con la Federazione.
© Riproduzione riservata