La conferenza provinciale di Oristano chiamata ad approvare il piano di dimensionamento scolastico 2026-27
Il caso Planargia infiammerà il dibattitoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sarà il “caso Planargia” ad infiammare la riunione della conferenza provinciale scolastica in programma martedì pomeriggio alle 18 nella sala consiliare della Provincia, per licenziare il piano scolastico 2026-27. Il presidente , Paolo Pireddu, l'ha convocata in via d'urgenza in virtù delle stringenti cadenze imposte dalla Regione, che ha fissato il termine per la presentazione del piano. “La tempestività di questa convocazione - sottolinea Pireddu- risponde alla necessità di garantire un confronto approfondito”.
Saranno esaminate tutte le proposte pervenute e al termine della discussione, saranno sottoposte a votazione. Inutile sottolineare come lo scontro su Bosa non è di poco conto perché ci sono in campo modi diversi di vedere il futuro della scuola nel territorio. da un lato la proposta della Giunta comunale di Bosa che ha chiesto l'istituzione di quello che tecnicamente è definito “istituto globale”, comprendente tutti i gradi di istruzione dalla dall'infanzia alle scuole superiori sotto la guida di un unico dirigente scolastico.
Non condivisa dai sette Comuni della Planargia e del Montiferru occidentale Trenuraghes, Sennariolo, Sagama, Modolo, Flussio, Scano di Nontiferro, Suni, che hanno invitato a più riprese il Comune di Bosa a ritirare la delibera è a desistere su questo progetto.la posizione assunta dal sindaco Alfonso Marras. È stata però ufficialmente sostenuta dallo stesso direttore dell'ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani che ha che ha partecipato qualche giorno fa al Consiglio comunale aperto confermando la bontà della linea adottata dall'esecutivo bopsano. In quella sede, ma anche durante le assemblee e le riunioni di diversi Consigli (ultimo in ordine di tempo Trenuraghes), netta è stata la contrarietà delle amministrazioni locali, del personale docente e Ata, dei sindacati del mondo della scuola. Certo è, che in qualsiasi modo questa vicenda si conclude, su una tematica così importante il territorio si è clamorosamente spaccato.
Oltre a quelle della Planargia, ono una quindicina le osservazioni e proposte arrivate e da enti locali, scuole e istituzioni, Nel sud della provincia spiccano le delibere dei Comuni di Marrubiu, Arborea e Terralba, che chiedono con forza il mantenimento dell’autonomia dell’Istituto Comprensivo Marrubiu-Arborea, considerato presidio fondamentale per la comunità scolastica e per la continuità didattica. Altrettanto dicasi per la delibera del Comune di Ales con la richiesta di mantenere l’autonomia scolastica per il proprio istituto in un territorio dove le problematica non mancamo. Dal Guilcier l’Unione dei Comuni chiede la conferma dell’autonomia per l’Istituto Comprensivo di Abbasanta e l’istituzione di istituto globale a Ghilarza, che comprenda scuole dell’infanzia, primarie e secondarie superiori.
Dal mondo degli istituti superiori arrivano proposte di innovazione. L’Ottoca ha avanzato la richiesta di attivare un nuovo indirizzo di secondo livello per adulti (ex serali) dedicato all’informatica, con l’obiettivo di formare figure professionali capaci di operare nel settore digitale delle infrastrutture di rete, un ambito in forte espansione anche nel contesto locale. L’Istituto Don Deodato Meloni propone invece l’avvio di un corso di tecnico agrario, per rispondere alle esigenze di un territorio fortemente legato al settore primario.
Il De Castro di Oristano ha presentato più proposte: l’integrazione del piano formativo con un Liceo classico ambiente e sostenibilità, l’attivazione di un liceo scientifico con opzione informatica e English speaking course. Dal Centro per l’istruzione degli adulti di Oristano c’è invece la richiesta di un indirizzo turistico di secondo livello con curvatura artistica e comunicativa.
