L'arcivescovo di Oristano ai ragazzi: "L'attesa vi aiuti a capire meglio il dono che riceverete"
Il messaggio rivolto ai giovani che dovevano ricevere la Cresima e la Prima Comunione"Quest'attesa può aiutarvi a capire meglio il dono, che dovete ricevere".
Invito rivolto da padre Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano e amministratore apostolico della diocesi di Ales-Terralba, ai ragazzi e ragazze che in queste settimane avrebbero dovuto ricevere i sacramenti della Cresima e della Prima Comunione delle due diocesi.
L'arcivescovo si è ricordato anche di loro, ai quali ha indirizzato una breve, ma significativa lettera.
Bambini e adolescenti forse delusi di non aver potuto avvicinarsi per la prima volta all'Eucarestia e ricevere il dono dello Spirito Santo nella Cresima.
Padre Roberto ha voluto dimostrare loro la sua vicinanza e quella di tutta la diocesi, anche con un importante messaggio. "Siamo stati colti di sorpresa dallo stop a cui ci ha obbligato il coronavirus. Ci ha costretti a cambiare programmi, spostare date e feste, rinunciare ad andare a scuola. Non avete potuto incontrare i compagni, gli amici, i professori. Ha limitato la partecipazione alla vita della comunità parrocchiale, alla messa della domenica vissuta insieme. Ma la festa, l'incontro con il Signore e con la comunità che si stringe attorno a voi è solo rimandato. Anzi, questa attesa può aiutarvi a capire meglio il dono che dovete ricevere".
L'arcivescovo ha aggiunto: "Questo tempo in cui sono cambiati i nostri ritmi quotidiani è stato per tutti, e credo anche per voi, l'occasione per approfondire e gustare meglio tante cose che prima facevamo per abitudine, senza scendere in profondità. Anche le cose e gli atteggiamenti della nostra fede. Pensando a quando potremo ritrovarci di nuovo e vivere con gioia la festa dell'incontro con Gesù, lasciatevi aiutare dalle vostre famiglie, dal parroco, dai vostri catechisti, perché questo tempo sia davvero utile per desiderare il dono del Sacramento della Cresima e dell'Eucaristia".