Perché, su due sistemi per il telerilevamento degli incendi presenti in Sardegna, uno dei quali ha già funzionato egregiamente per oltre 17 anni, la Regione sceglie di non utilizzarne neanche uno, lasciando il territorio in balia degli incendiari?

Lo chiede in una interrogazione, al presidente Pigliaru e all'assessore dell'ambiente Spanu, il capogruppo dei Riformatori in consiglio regionale, Attilio Dedoni.

Il consigliere oristanese ricorda che i sistemi di telerilevamento degli incendi presenti in Sardegna sono due.

Uno, attivo dal 1986, è stato realizzato per conto della Regione dalla società Teletron a Lanusei, Neoneli e sui Sette Fratelli.

L'altro, finanziato con fondi statali e comunitari, è stato realizzato dal raggruppamento temporaneo di imprese formato da Selenia (poi divenuta Selex Es), Progensar e Teletron è oggi al centro di una controversia giudiziaria dopo che la Regione ne ha rifiutato il collaudo ritenendolo "inutile".

Secondo l'interrogazione il personale forestale è in grado di rilevare in due minuti, con i due sistemi, ogni incendio nel proprio raggio d'azione.

"Nel 1999 - si legge nell'interrogazione - il Corpo forestale ha condotto una campagna di verifica, senza coinvolgere l'azienda produttrice, presentando poi una relazione negativa che ha indotto la procura della Corte dei Conti, in assenza di contraddittorio, a ritenere il sistema inaffidabile e inefficace.

Una commissione di verifica, nominata successivamente dall'assessorato all'Ambiente e composta da esperti esterni all'Amministrazione, ha confermato, nel luglio del 2000, che gli impianti risultavano essere perfettamente rispondenti alle previsioni tecniche.

Due anni più tardi, la Corte dei Conti, accogliendo quest'ultima relazione, ha ordinato al Corpo forestale di attivarsi per il ripristino e la rimessa in servizio del sistema, e di fornire adeguate spiegazioni per la sua disattivazione.

Nel 2003 la Forestale ha stipulato con la Teletron Euroricerche un contratto per il ripristino, l'adeguamento e la manutenzione di sei tra stazioni di monitoraggio e centri operativi, per un importo di oltre 835mila euro.

I lavori risultano regolarmente realizzati e collaudati, ma il sistema è ancora inutilizzato.

Il capogruppo dei Riformatori chiede al presidente e all'assesore se non ritengano opportuno verificare lo stato dei fatti, anche alla luce dell'andamento dell'ultima campagna antincendi, e quali determinazioni intenda adottare la giunta regionale per garantire la salvaguardia del patrimonio boschivo sardo.
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