Il primo pontile di Torregrande viene giù poco a poco, i pilastri sono sempre più traballanti e pericolosi.

Le mareggiate delle settimane scorse non hanno fatto sconti: alcune parti di cemento sono state inghiottite dall'acqua (alcuni pezzi vengono persino riportati a riva dalle onde) e il pontile è sempre più in bilico.

Diversi pilastri stanno cedendo, sotto sbucano grossi pezzi di ferro arrugginito. L'area è sempre interdetta, i divieti della Capitaneria di porto sono sempre validi ma puntualmente ignorati e sono tante le persone che continuano ad avventurarsi sul pontile per pescare. La competenza è del Demanio e per recuperarlo occorrerebbe un investimento ingente.

Il Comune intanto pensa al completamento del piazzale antistante il primo pontile. In realtà la piazza era stata realizzata dalla precedente amministrazione (con nuova pavimentazione e qualche panchina) grazie al vecchio progetto Litus per la riqualificazione naturalistica di aree degradate nella fascia costiera (300mila euro dalla Regione e 200mila dal Comune con il contributo della società Ivi petrolifera).

L'opera però va completata e il sindaco Lutzu fa sapere che "con una parte dei 6 milioni di euro della programmazione territoriale potremo ultimare anche la piazza del pontile cercando di recuperare i vecchi capannoni. Quella zona è sempre molto frequentata e con qualche intervento potrà essere resa più accogliente".
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