Torregrande, dopo quasi sessant'anni, si ritrova senza la parrocchia.

A febbraio le dimissioni di don Antonio Muscas, parroco da dieci anni nella chiesa Stella Maris, che a causa di problemi di salute, ha deciso di andare in pensione. "Sarei potuto andare anche cinque anni fa ma ho sempre rimandato. Adesso però non era più possibile rinviare" ha detto il sacerdote.

La scelta è stata subito comunicata alla Diocesi ma finora non è stato nominato un sostituto. Per circa un mese le messe sono state celebrate da altri preti, poi con l'emergenza sanitaria c'è stata la chiusura che continua tutt'ora.

I residenti però sono pronti a farsi sentire per far rivivere la parrocchia. "Non è giusto privare le persone della possibilità di pregare nella propria chiesa" ha sottolineato Andrea Falconi, uno dei fondatori del gruppo Dio salvi Torregrande che ha lanciato l'allarme sulla chiusura. Anche l'associazione Residenti di Torregrande con la vicepresidente Ada Carboni ha ribadito che "la parrocchia è sempre stata un centro importante per la borgata e ci auguriamo che venga trovata al più presto una soluzione". L'arcivescovo di Oristano Roberto Carboni ha spiegato che trovare un sostituto non è facile visto che il numero dei sacerdoti è diminuito. Inoltre aprire dopo il lockdown con le varie misure di sicurezza non è semplice. Poi ha garantito che si sta già lavorando per riprendere le celebrazioni almeno la domenica.
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