Nessun sopralluogo. La Soprintendenza è costretta a rientrare a Cagliari senza bottino, senza aver potuto visionare come e in che modo trasportare due Giganti di Mont’e Prama e due modellini di nuraghe in vista dell’operazione di restauro nei laboratori di Cala Mosca. Maura Picciau, dopo l’ordinanza di chiusura del museo proprio per evitare lo scippo dei reperti, firmata ieri in tarda serata dal sindaco.

È arrivata a Cabras alle dieci e trenta per poi ripartire un’ora dopo. La numero uno della Soprintendenza ha chiesto subito alle forze dell’ordine di poter contattare il primo cittadino Andrea Abis.

Ma lui non si è presentato ricordando alla Picciau, attraverso una nota invita dal Comune, che non c’era l’urgenza di restauro. Come lei invece poco prima ha sostenuto per poter accedere immediatamente all’interno dell'edificio. Il museo quindi è rimasto chiuso e la Picciau non è riuscita a portare avanti il suo atto di forza.
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