Ghilarza, una marea umana per l’addio a Riccardo Licheri: «Campane a festa nonostante il dolore»
L’ultimo saluto al 16enne, figlio del sindaco, morto dopo un incidente in moto. I suoi organi doneranno ad altri giovani vita e speranzaUn lungo applaudo e palloncini bianchi e azzurri liberati dagli amici nel cielo salutano Riccardo Licheri nel suo ultimo viaggio all’uscita dalla messa. La chiesa parrocchiale di Ghilarza non è abbastanza capiente per accogliere le tantissime persone arrivate per salutare il sedicenne, figlio del sindaco del paese Stefano Licheri, morto tragicamente dopo quasi una settimana di agonia a seguito di un incidente in moto.
Anche il piazzale antistante la parrocchia è stracolmo: giovani, adulti e anziani tutti accomunati dal dolore per una morte troppo difficile da accettare. Non sono neanche le 17.20 quando la bara bianca varca la soglia della chiesa. Difficile trattenere le lacrime, difficile comprendere un destino che sembra assurdo e inspiegabile. La chiesa parrocchiale è già gremita da tempo, si recita il rosario, i volti sono cupi. Seduti nella cappella laterale ci sono i compagni e gli amici di Riccardo, ancora increduli per il destino atroce toccato a chi con loro ha condiviso momenti di gioia e spensieratezza.
Presenti il Prefetto, il Questore e tanti sindaci dell’intera provincia, vicini a papà Stefano, mamma Lucia e alla sorella Giulia. Ad officiare la messa, insieme ad altri sacerdoti, è Padre Paolo Contini. «Ti abbiamo accolto con le campane a festa anche se oggi il dolore e la tristezza tolgono le parole», ha detto il parroco. E ha proseguito: «Abbiamo creduto ai medici, ma sino all’ultimo abbiamo voluto indossare l’elmo della speranza. Tutti abbiamo pregato incessantemente e poi il pianto si è fatto preghiera». E poi le parole toccanti per i genitori, che hanno compiuto un grande gesto d’amore decidendo per la donazione degli organi: «Grazie per la generosità che avete avuto donando ad altri giovani la speranza e la vita».
Commossi gli amici del sedicenne: «Siamo qui, i tuoi fedali – hanno detto – Vogliamo ricordarti sorridente come sempre. Ci hai lasciato con una marea di ricordi di te. Speriamo che dall’alto possa accompagnarci nel nostro percorso». Questa mattina al liceo di Ghilarza, la scuola dove quest’anno Riccardo avrebbe dovuto frequentare con i suoi compagni la terza classe, un minuto di silenzio e lettura di un pensiero da parte di una delle sue docenti e le parole di un altro insegnante. Domani altro momento di riflessione sul valore della vita per gli studenti del Mariano IV. Tantissimi i messaggi di cordoglio dagli amministratori del territorio e non solo, dalle associazioni, dalle attività commerciali che questo pomeriggio hanno abbassato le serrande in segno di lutto. E diversi anche i componimenti in sardo dedicati a Riccardo, volato in cielo troppo presto.