Ghilarza, il “Cottolengo” diventa un centro per la formazione e l'emergenza della Croce Rossa
La Parrocchia ha concesso l’immobile in comodato d'uso gratuito per due anniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cambio di destinazione d'uso dell’ex asilo Cottolengo di via Matteotti a Ghilarza. La Parrocchia ha concesso in comodato d'uso gratuito per due anni alla Croce Rossa Italiana l’immobile di circa 3.000 mq per attività di emergenza e di formazione. «La struttura», spiegano dalla sede romana della Cri, «ospiterà operatori specializzati a livello nazionale e internazionale. Saranno promossi inoltre al suo interno progetti specifici d’emergenza. A partire dal prossimo fine settimana si svolgerà un percorso formativo specifico per gli operatori del settore che vedrà impegnate circa 80 persone provenienti da tutta Italia. Il 25 luglio è previsto invece un incontro che vedrà la Croce Rossa Italiana presentare il progetto del centro e dare il via ufficialmente alle attività».
La conferma dell’avvenuto passaggio arriva dallo stesso parroco padre Paolo Contini, che aveva seguito l'andamento dei lavori realizzati precedentemente per conto della parrocchia. Ma anche per la diocesi di Oristano, considerato che il primo intervento di circa 700.000 euro è stato possibile con i fondi dell'otto per mille, ma anche con il cofinanziamento della stessa Parrocchia.
«I lavori ultimati», evidenzia padre Paolo, «hanno interessato 11 ambienti fra il piano terra e quello superiore, totalmente ristrutturati e riadattati, la cucina e uno spazio di aggregazione comune, mentre i nuovi servizi igienici e sanitari sono stati realizzati anche all’interno delle camere da adibire a dormitorio. Realizzato inoltre l’ascensore ed eseguiti tutti gli interventi per l'abbattimento delle barriere architettoniche. Grazie al contributo della Regione di 300.000 euro sono stati inoltre realizzati ex novo tutti i tetti e i pluviali».
Con il passaggio della gestione dell’edificio alla Cri, si chiude dunque una pagina di storia del paese che in quell’edificio dal 1919 ospitò le suore del Cottolengo di Torino che avviarono la loro missione. Il 9 maggio 1936 la signora Rosa Sanna Delogu lasciò alle suore l'intera struttura per poter proseguire l'opera cottolenghina. Fu poi ampliata con la costruzione del teatrino e del piano superiore. Nel 1978 la missione venne ridimensionata, per il ridotto numero delle religiose e venne interrotta l'attività della casa delle orfanelle e di continuare semplicemente con l'asilo.