Ghilarza, crisi aperta in maggioranza: il sindaco a un passo dalle dimissioni
Martedì sera in aula si è consumato l’ulteriore strappo, con tutta probabilità insanabile(foto Orbana)
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Crisi aperta in maggioranza a Ghilarza. Era nell’aria da qualche tempo che la situazione non era tranquilla, ma martedì sera in aula si è consumato l’ulteriore strappo, con tutta probabilità insanabile.
E il sindaco Stefano Licheri è pronto a rimettere il mandato. In Consiglio non è infatti passato l’assestamento al bilancio con la salvaguardia degli equilibri di bilancio: la votazione si è chiusa con sei a sei. A votare contro, insieme al gruppo di minoranza, sono stati i consiglieri della maggioranza Renato Giovannetti e Giuseppe Fadda. E dalle fila della maggioranza si è anche registrata l’astensione di Sebastiano Caddeo.
«Non ci sono più le condizioni per andare avanti, né politiche né tecniche. Oggi non sono nemmeno andato in Comune, non ho più i numeri per governare ed è quindi inevitabile che ci si astenga dal prendere qualsiasi decisione. La cosa grave è che in questo momento andremo a perdere importanti finanziamenti. In Giunta domani avremmo dovuto portare la variazione al bilancio per un finanziamento di 142 mila euro del Gal e con questi soldi, lunedì appaltare i lavori per realizzare due nuovi parchi giochi a Su Cantaru e nella ludoteca. Ugualmente si bloccheranno i lavori dei campi da padel. Qui non si tratta solo di coerenza politica, ma anche del fatto che non possiamo fare una variazioni in Giunta da ratificare poi in Consiglio non avendo più i numeri per farlo», dice il sindaco Stefano Licheri. Le dimissioni del primo cittadino sono dunque dietro l’angolo. «Aspetterò giusto qualche giorno, perché, se davvero tengono al paese, qualcuno della maggioranza si potrebbe dimettere in modo da poter procedere con la surroga e riavere dunque i numeri per amministrare. Il tempo per sistemare le cose urgenti non perdendo gli importanti finanziamenti che abbiamo in ballo e poi si può pure andare a casa. Ma è una decisione da prendere subito, altrimenti io rassegnerò le dimissioni e non ritornerò indietro. Io sono rientrato a lavoro in Comune, facendo un grosso sforzo, solo per il paese».
Al centro dei malumori emersi in aula una delibera della Corte dei conti in cui la sezione regionale di controllo, raccomanda «di adottare ogni misura utile a rendere costantemente efficiente l’attività di riscossione dei residui attivi, il monitoraggio della gestione dei residui attivi e passivi e l’accertamento dell’adeguatezza del Fondo crediti di dubbia esigibilità, di effettuare gli opportuni accantonamenti, di monitorare i rapporti con le società partecipate».
Il sindaco prosegue: «Sono stato io stesso a postarla nel gruppo che abbiamo con la maggioranza, ma è stata mal interpretata. Fa riferimento ai controlli del 2020-2023, ma proprio quest’anno siamo riusciti ad eliminare tanti residui attivi e a liberare 220 mila euro del fondo di dubbia esigibilità». Ma per Giovannetti e Fadda esisterebbero invece criticità tali da non accordare il voto a favore. Caddeo da parte sua dice: «Ci sono momenti all’interno di un gruppo di lavoro dove si riscontrano delle criticità, fa parte delle dinamiche politiche. Auspico si possa aprire un tavolo di dialogo». Ma il sindaco è stato chiaro: o si hanno i numeri o si va a casa. Da parte della minoranza, nella dichiarazione di voto sull’assestamento di bilancio ,«una valutazione negativa sull’operato dell’amministrazione».