Sarà inaugurato a fine settembre il nuovo polo museale dedicato a Gramsci a Ghilarza e intanto la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci è pronta a calare il poker d’assi. Sono infatti in corso le trattative per acquisire l’ex mercato civico della cittadina del Guilcier. Uno spazio ampio che offrirebbe immense potenzialità. Ma al riguardo dalla Fondazione non dicono nulla.

Nessuna conferma e nessuna smentita. Certa è invece la data di inaugurazione del nuovo polo museale, realizzato con un milione di euro arrivato anni addietro con la Programmazione territoriale “Vivi Bargui” portata avanti dalle Unioni dei Comuni di Guilcier e Barigadu. L’inaugurazione è fissata per sabato 27 settembre.

«Noi speriamo che sempre di più la presenza di un museo come questo, ora con l’ampliamento, possa servire al paese anche come volano economico oltre che come centro di riferimento culturale importante per la ricerca e lo studio sia per la Sardegna che per l’Italia», afferma la presidente della Fondazione Gramsci Caterina Pes.

Il polo museale si sviluppa su tre spazi: la Casa museo, l’ex sede del Pci recentemente ristrutturata e l’abitazione privatain mezzo alle due strutture, acquistata dal Comune. La Casa museo resterà quindi praticamente intatta, salvo un collegamento al piano superiore che renderà  fruibili tutti gli spazi oggi off limits anche alle persone interessate da disabilità. I lavori sono iniziati nel 2023 e buona parte saranno conclusi per la data di inaugurazione.

Nella parte nuova troveranno spazio la biglietteria,  il book shop e una piccola sala per seminari e conferenze con una trentina di posti a sedere.

Al piano superiore della parte nuova si trovano due ampi spazi e una grande terrazza panoramica che si affaccia sui monti e che potrà ospitare in futuro diverse iniziative. I visitatori nella Casa museo troveranno testimonianze degli anni che Gramsci ha vissuto a Ghilarza e la parte degli anni trascorsi a Torino.

Il piano superiore della sezione nuova ospiterà invece tutte la vicenda storica di Gramsci, dal carcere in poi. Soddisfatto anche il sindaco Stefano Licheri, che spiega: «È un traguardo importante, ora il polo museale rientra tra i musei accreditati a livello nazionale. Accanto alla parte storica della casa in cui Gramsci è vissuto, questi nuovi spazi consentiranno di aver dei luoghi per  convegni, per portare avanti ricerche».

E adesso, con la nuova programmazione territoriale , arriverà un altro milione e mezzo di euro. «In questo caso ci concentreremo sui percorsi gramsciani , collegandoli alla Casa Museo – prosegue il primo cittadino . Ghilarza è ricca di luoghi che Gramsci ricorda nelle Lettere dal carcere, di posti di cui chiede ai familiari. Lastricheremo quindi in pietra il tratto di corso Umberto che porta alla via Roma, al vico della Torre e poi la piazza San Palmerio. Con i soldi del ribasso si potrebbero lastricare in pietra anche i marciapiedi che arrivano sin al cimitero, dove è sepolta la famiglia di Gramsci».

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