È emergenza siccità per le aziende agricole e zootecniche di Guilcier e Barigadu. La situazione oramai è diventata insostenibile.

Per questo la Coldiretti e i sindaci dei Comuni di Abbasanta, Aidomaggiore, Ardauli, Ghilarza, Neoneli, Norbello, Nughedu Santa Vittoria, Paulilatino, Samugheo, Soddì, Sorradile, Tadasuni hanno inviato una nota congiunta all'assessore regionale all'Agricoltura Pierluigi Caria sollecitando un incontro urgente per affrontare l'emergenza, destinata ad accentuarsi nei prossimi mesi.

Coldiretti e i sindaci chiedono inoltre l'impegno della Regione anche per costruire una prospettiva che ridia fiducia all'attività degli allevatori zootecnici per i prossimi anni.

"L'esigenza - spiegano da Coldiretti - è di programmare congiuntamente iniziative e attività tese a mitigare gli effetti derivanti dalla forte variabilità climatica così da lenire i periodi siccitosi che di fatto impediscono anche un'ordinaria programmazione dell'attività lavorativa per l'intero comparto agro-zootecnico del Guilcier e Barigadu".

Le ultime annate agrarie nell'area geografica del Guilcier e del Barigadu sono state caratterizzate da una diminuita piovosità che di fatto sta causando una serie ripercussioni all'intero comparto.

Si tratta di aree soprattutto collinari, a forte vocazione agropastorale, dove predomina l'allevamento ovino e caprino e di bovini allo stato brado.

"La totale assenza di aree irrigue, e una copertura boschiva e di macchia mediterranea consistente, indirizza le attività zootecniche al pascolo estensivo, e alla coltivazione foraggere. Attività importanti per il territorio, sia sotto l'aspetto economico e della sostenibilità ambientale che di tutela stessa del rilevante patrimonio boschivo e vegetale. I cambiamenti climatici rappresentano dunque una variabile che incide in modo significativo sulle ordinarie attività e colture correlate a pastorizia e zootecnia", aggiunge Coldiretti.

Dall'autunno 2016 ad oggi l'area geografica del Guilcier e del Barigadu ha beneficiato di sporadiche piogge che di fatto non hanno favorito lo sviluppo di foraggere e pascoli.

"Un'annata agraria disastrosa, con estremi climatici opposti, siccità continua fin dalle gelate primaverili, con escursioni termiche di oltre venti gradi. Di conseguenza oggi si assiste velocemente all'esaurimento delle scorte aziendali, dei pochi foraggi e pascoli e con estrema preoccupazione si guarda alla prospettiva. L'aspetto comune a tutto il territorio è la serie di costanti ripercussioni alle attività agricole e alle remunerazioni dei produttori recate dalla prolungata siccità", concludono da Coldiretti.

Tutte problematiche emerse e analizzate in un recente incontro che ha visto partecipi la Coldiretti, i sindaci, allevatori e agricoltori del territorio. E qui si è scelto di sollevare il problema con la Regione.

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