Sul dimensionamento scolastico la conferenza provinciale di Oristano prende altro tempo: lavori aggiornati al 7 novembre, come richiesto dal sindaco del capoluogo Massimiliano Sanna, per consentire all’Unione di Comuni di produrre nel frattempo una proposta (si spera) definitiva.

Rispetto all’ultima seduta, convocata dall’amministratore straordinario Massimo Torrente, si indebolisce il fronte del “no” alle linee guida della Regione che proprio ieri mattina erano all’esame della seconda commissione consiliare alla presenza dell’assessore all’Istruzione Andrea Biancareddu.

«La finanziaria prevede il taglio di 4 autonomie - ha detto il dirigente dell’Istituto alberghiero Don Deodato Meloni Bruno Sanna - La politica si assuma le sue responsabilità anche con scelte che possono risultare impopolari: si decida quali sono gli istituti ai quali togliere il codice meccanografico, facendo un ragionamento di prospettiva che possa andar bene anche nei prossimi anni».

Sulla base dei parametri previsti dal Governo, gli istituti che perderebbero l’autonomia in provincia sarebbero i comprensivi 1 e 2 di Oristano, quello di Ghilarza e quello di Simaxis-Villaurbana. I numeri metterebbero a rischio anche Ales che, però, rientra tra le Aree Prototipo di studio delle zone interne.   

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