Da una parte il mare cristallino del Sinis, dall’altra un’immagine tragica per l’ambiente: una distesa di microplastiche mai viste. Oggetti di ogni tipo trasportati dal mare ma anche abbandonati in spiaggia dai vacanzieri non attenti al rispetto del territorio. Maleducati, insomma.

Nella borgata marina di San Giovanni di Sinis ieri mattina è andata in scena la prima giornata ecologica dell’anno, iniziativa promossa dal Comune di Cabras in collaborazione con Plastic Free. Questo alla luce del recente accordo firmato tra gli amministratori comunali e l’associazione di volontariato. Tra le iniziative sottoscritte nell’accordo c’è anche la pulizia del litorale, ma anche la sensibilizzazione ambientale nelle scuole e attraverso i social network.

La plastica (foto concessa)
La plastica (foto concessa)

La plastica (foto concessa) 

Domenica mattina sono stati 35 i volontari che, armati di guanti, buste e tanta forza di volontà, hanno raccolto tantissima plastica: in tutto 250 chili. Un numero esagerato, che fa capire quanto il problema è diffuso anche nel territorio del Sinis. Sono stati raccolti tantissimi oggetti tra cui le punte in plastica degli ombrelloni che puntualmente rimangono incastrate nella sabbia e che i fruitori del litorale in teoria dovrebbero evitare di abbandonare. Tantissimi anche i bastoncini di plastica dei cotton fioc: questi rappresentano il 9% dei rifiuti ritrovati sulle spiagge italiane, una media di 60 per ogni spiaggia. Così dicono gli esperti. Materiale che sempre più spesso viene ingerito dagli animali marini con tutti i problemi del caso. Immancabili le tante bottiglie e i tappi.

La zona dove è stata trovata più plastica è quella dietro la torre. Sono stati raccolti anche diversi rifiuti. Da ieri però la spiaggia di San Giovanni respira un po' di più.  Come ha annunciato pochi giorni fa l'assessore all'Ambiente Carlo Carta, l'augurio è che altri soggetti privati e associazioni possano emulare questa nobile iniziativa.

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