Oristano, battaglia per l’ex carcere: «Pronto un ricorso al Presidente della Repubblica»
In un incontro organizzato dalle associazioni culturali Oristano Nascosta e Senatore Lucio Abis è stata denunciata la mancata applicazione dell’articolo 14 dello Statuto sardo(foto Guarna)
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Il destino dell’ex carcere di piazza Manno riaccende il dibattito.
In un incontro organizzato dalle associazioni culturali Oristano Nascosta e Senatore Lucio Abis, è stata denunciata la mancata applicazione dell’articolo 14 dello Statuto sardo, che prevede il trasferimento alla Regione dei beni statali dismessi.
«È un esproprio dei diritti dei sardi», ha dichiarato Marco Piras, presidente di Oristano nascosta. Il presidente del Consorzio UNO, Gianvalerio Sanna, ha annunciato che, in mancanza di un intervento della Regione, verrà presentato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.
Una PEC è già stata inviata agli enti competenti per contestare l’atto del Demanio che, secondo Sanna, viola la normativa costituzionale. Critiche anche dall’ex sindaco Guido Tendas, che ha ricordato come il Piano particolareggiato del centro storico non preveda la presenza di uffici in quell’area.
«Il Comune rappresenta la Repubblica tanto quanto la Prefettura», ha affermato. Il consigliere regionale Alessandro Solinas (M5S) ha espresso pieno sostegno alla causa: «La Giunta si è già espressa e continueremo a fare la nostra parte per riportare quei beni alla Regione». Franciscu Sedda, portavoce del movimento Ainnantis, ha sottolineato il valore simbolico del luogo: «È l’epicentro della nostra storia e identità».