Un'attrezzatura da pesca del tutto illegale e abusiva, all'interno dell'Area marina protetta "Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre" nelle vicinanze di Capo San Marco. È quanto ha trovato la polizia di Oristano, nel corso di un'operazione di vigilanza costiera che ha portato al sequestro delle reti.

L'imbarcazione della Polizia di Stato che ha trovato le reti da pesca abusive
L'imbarcazione della Polizia di Stato che ha trovato le reti da pesca abusive
L'imbarcazione della Polizia di Stato che ha trovato le reti da pesca abusive

A svolgere l'intervento la squadra acque interne dell'ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura: durante un pattugliamento, finalizzato alla tutela ambientale, ha individuato sul fondale marino un'attrezzatura da pesca non segnalata. I successivi controlli hanno poi evidenziato come fosse anche del tutto abusiva.

In condizioni meteo-marittime non semplici, gli operatori hanno issato a bordo 15 reti fisse, complete di galleggianti e fune piombata, per una lunghezza totale di circa 750 metri e un’altezza di 1,5 metri. Le reti erano state posizionate a circa 10 metri dalla battigia, seguendo un andamento a serpeggiamento, con l’evidente intento di massimizzarne l’efficacia.

Il pescato, in ridotte quantità e ancora in vita, è stato immediatamente rigettato in mare. L'attrezzatura da pesca abusiva, oltre al danno ambientale e alla violazione dei divieti previsti a tutela dell'Area marina protetta, costituiva un grave pericolo per la sicurezza della navigazione.

Le reti sono state poste sotto sequestro. In aggiunta, è stata presentata una denuncia all'autorità giudiziaria, per il momento contro ignoti.

(Unioneonline)

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