Cabras, nel villaggio di San Salvatore arrivano le fogne e l'acqua potabile
Chi ha la casa potrà quindi abitarci in pianta stabile: sono iniziati i lavori per la realizzazione della retePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Chi ha la casa non ha mai potuto vivere in pianta stabile. Questo perché non ci soni mai state le fogne. Ma ora per l'antico villaggio di San Salvatore di Sinis, cento abitazioni in tutto e teatro della "Corsa degli scalzi", arriva la svolta. Due giorni fa sono cominciati i lavori per la realizzazione dell'impianto fognario. Un'opera che non è mai esistita e che da sempre ha costretto i proprietari degli immobili, almeno per i dieci giorni della festa in onore al Santo, a settembre, a smaltire le acque sporche con mezzi meccanici. Ma non solo: arriva anche l'acqua potabile.
L'importo completo dell'intervento supera i 2 milioni di euro, risorse ottenute tempo fa dalla Regione nell'ambito della programmazione territoriale, tramite l'Unione dei Comuni Costa del Sinis. I lavori sono stati appaltati a gennaio scorso, poi il Comune da pochissimo ha terminato gli espropri per la posa della rete idro-potabile e di quella per lo smaltimento fognario. E ora sono arrivate le ruspe. Anche nel villaggio di San Salvatore durante gli scavi per la posa della rete potrebbero emergere tesori archeologici. Ecco perché sul posto è presente sempre un archeologo della Soprinendenza.
«Finalmente i lavori sono partiti», ha detto il sindaco di Cabras, Andrea Abis. «Verrà realizzato una sorta di anello per un totale di un chilometro e due di condotte. Grazie a quest'opera nel villaggio di San Salvatore sarà possibile vivere in maniera continuativa, significa sviluppo per il territorio». E chi vorrà potrà anche affittare l'abitazione.