Cabras, inaugurato il Museo della Pesca
All'interno viene raccontata la storia del Sinis e dei pescatoriUn tuffo nelle radici del Sinis, tra natura, tradizioni e sapori. A Cabras questa mattina il Festival della bottarga è cominciato con un taglio del nastro. Nella suggestiva location della Peschiera è stato inaugurato il Museo Mar 'e Pontis, alla presenza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco di Cabras Andrea Abis, degli assessori regionali al Turismo Franco Cuccureddu e all’Agricoltura Gian Franco Satta.
«Siamo qui, nella peschiera Pontis, nel cuore della nostra storia e della nostra tradizione e identità», ha dichiarato Abis. «In questa Peschiera possiamo toccare con mano l’importanza naturalistica, storica ed ecologica del Sinis». Il nuovo museo Mar 'e Pontis, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, è stato progettato dall’architetto Bruno Sulis, che ha previsto il restauro dei luoghi e curato gli allestimenti con la collaborazione di due esperti di storia delle tradizioni locali, i docenti Ferdinando Sechi, consigliere comunale, e Matteo Poddi, i quali hanno prodotto i testi che accompagnano il visitatore nel vivo dell’antica peschiera, quando una precisa piramide feudale denotava i ruoli e il potere di ciascun soggetto che gravitava all’interno del compendio. Fondamentale, per la realizzazione del progetto finale, anche il contributo dei pescatori del consorzio Pontis.
Il museo si articola in due sezioni principali. La prima, al piano terra della torre di su poatziu, il palazzo, è arredata da pannelli illustrativi e attrezzature da pesca storiche, donate dai pescatori di Cabras. La seconda sezione, all'interno della casa vecchia, meglio nota come s’omu ecia, è dedicata alla toponomastica dello stagno e della peschiera, con un approfondimento sull'avifauna, in particolare sugli uccelli più comuni nello stagno di Cabras, rappresentati su 26 pannelli illustrativi che riproducono gli scatti del fotografo Gabriele Espis.
Il museo dispone anche di un servizio di audio guide plurilingue: italiano, sardo, inglese, tedesco e spagnolo.